La settimana scorsa sono stata animatrice al campeggio della mia parrocchia e ho avuto modo, tramite le attività, di riflettere sul servizio che sto svolgendo a Villa Savardo.
Ho pensato a tutte le donne e ai bambini della comunità soprattutto quando ho ascoltato la canzone “smisurata preghiera” di De André:
Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore
di umanità, di verità
Ricorda Signore questi servi disobbedienti
alle leggi del branco
non dimenticare il loro volto
che dopo tanto sbandare
è appena giusto che la fortuna li aiuti
come una svista
come un’anomalia
come una distrazione
come un dovere.
In questi versi del testo ho rivisto e sentito molto il senso e il valore del mio servizio. De André sostiene che è un dovere aiutare le persone considerate “ultime” e ci dice di non dimenticare il loro volto e la loro dignità.
Personalmente sento molto vivo e vero questo verso poiché racconta una verità che a volte la società tende a nascondere o a non vedere.
Federica Giuspoli