Il 15 Gennaio 2020 è iniziata la mia esperienza come operatrice volontaria di Servizio civile a Villa Savardo.
In questi primi mesi presterò il mio servizio nella comunità mamma-bambino Iris in cui potrò crescere, sperimentare e confrontarmi entrando in contatto con donne e i loro rispettivi figli in un ambito semi sconosciuto per me. Grazie al mio percorso di studi e alle mie propensioni personali ho maturato diverse esperienze in differenti ambiti nel sociale e, avere la possibilità, in un momento di stallo della mia vita, di poter conoscere e scoprire una nuova realtà e i servizi qui presenti sarà per me un’opportunità di crescita sotto vari aspetti. Questa nuova avventura mi permetterà infatti di aggiungere un altro tassello fondamentale per quello che auspico sarà il mio futuro a livello personale e professionale.
Si sa che i nuovi inizi possono spaventare un po’. Ci può essere il timore di far sentire la propria voce, la paura di essere se stessi o di sbagliare, il non sentirsi all’altezza della situazione o il dubbio di non fare abbastanza. Immergendomi in questa esperienza questi sentimenti e sensazioni mi attraversano, ma giorno dopo giorno cresce in me la consapevolezza che quel che faccio, nel suo piccolo, ha uno scopo e soprattutto un valore.
Una delle cose che più mi è rimasta impressa in queste settimane è la semplicità, cordialità e umanità delle persone con cui sono entrata in contatto, del personale e soprattutto delle madri.
Tante domande mi pongo giorno dopo giorno, molte non hanno ancora una risposta, ma i dubbi e le perplessità su ciò che posso o sono in grado di fare e di dare vengono compensati dal sorriso di una madre o di un bambino, dalla loro gentilezza, da un loro saluto cordiale, dal loro sguardo privo di filtri che incontra il mio o da una semplice conversazione.
C’è un’apertura e accoglienza all’altro indescrivibile in questo ambiente. Non ho iniziato un’esperienza di vita solo in un servizio per la persona ma anche in una grande famiglia composta da persone che credono nella possibilità di riscatto e di cambiamento di chi si trova in una condizione di fragilità, nella capacita di ripartire e creare le basi per il futuro; e da persone che vogliono e cercano il modo di ricostruire la propria vita.
Nelle storie e negli sguardi di queste madri e di questi bambini la prima cosa che traspare non è la sofferenza del passato ma un senso di rivincita verso ciò che non hanno avuto, speranza e riscatto del proprio presente e del proprio futuro. Ho percepito una grande forza di volontà nel ricostruire passo dopo passo la propria esistenza, nel cogliere i consigli e nel rivalutare alcune convinzioni che fino a prima avevano.
Sono sicura, sarà un’avventura piena di sorprese e soddisfazioni.
Quando si intraprende una nuova esperienza si ha con sé il proprio bagaglio che contiene tutto ciò che siamo stati, tutto ciò che abbiamo visto e vissuto. Questo bagaglio ora è pronto per essere riempito con nuove storie, nuove esperienze, nuove amicizie e nuove vite.
Sono pronta per mettermi in gioco e donare tutta me stessa agli altri e in questo servizio .
“È così, sorridere a quello che non sai comprendere
perché il mondo può anche illuderci
che non siamo dei miracoli
e se ci sentiamo fragili
è per cercare un’altra via nell’anima, strada che si illumina
e la paura che si sgretola
perché adesso sai la verità
questa vita tu vuoi viverla, vuoi viverla.
E vivi sempre, ogni istante”
Maria Simeoni