Cari lettori, il 5 settembre 2020 si è tenuto il nostro matrimonio ed oggi a mente fredda vorrei esporvi il mio pensiero in riferimento alla parola “condivisione” suscitatomi dalla bellissima vicinanza tra i cuori di Villa Savardo tenutosi qualche settimana fa.
Condividere è l’imperativo di questi anni. Quante volte, però, quello che facciamo è davvero condividere con chi ci vuole bene e con chi abbiamo accanto i nostri veri sentimenti e i nostri veri pensieri? E quante volte, invece, ci limitiamo al gesto egoistico di imporre all’altro (o agli altri) la nostra prospettiva spacciandolo per condivisione? In questo vortice di condivisioni, però, forse abbiamo dimenticato cosa vuol dire davvero condividere.
Sposarsi per condividere e donarsi agli altri. La vera generosità del matrimonio è donare ciò che sei, non ciò che hai, non sono alla tua dolce metà ma anche al prossimo. Questo è lo spirito con cui abbiamo iniziato il nostro nuovo cammino coniugale. Donare è un modo per uscire dai confini dell’ego, per essere parte del mondo e della vita: tutto questo alimenta felicità e contentezza interiore, come un filo luminoso che attraversa la nostra esistenza e la rende unica, preziosa.
Credo che un anno indimenticabile come questo abbia davvero un sapore unico, un profumo che non si scorderà, il profumo della condivisione.
“La felicità è vera solo quando è condivisa.”
Cit. Christopher McCandless
Sonia Callipari