Sono tempi difficili quelli che stiamo vivendo. Affrontare un nemico invisibile che non fa distinzioni di alcun genere ha costretto tutti noi a riadattare abitudini e stili di vita e anche l’ambiente della comunità non è stato esente da questi cambiamenti.
In queste settimane operatori e ospiti devono affrontare questa nuova fonte di stress, non vedere i propri cari, amici, parenti e compagni può essere considerato senza dubbio un ulteriore fattore che causa irritabilità e rende le relazioni ancora più difficili da mantenere pacifiche. L’iniziale entusiasmo del “niente scuola, tutti in vacanza” ha lasciato ben presto spazio alla noia e al fastidio derivante dall’imposizione. Eppure è proprio a causa di questo virus che ci siamo tutti trovati a trascorrere più tempo insieme: mi riferisco al tempo passato tra operatori e ospiti ma anche tra le ospiti stesse. Aleggia nell’aria della comunità una nuova complicità tra tutti, effetto collaterale e positivo di questa nuova situazione. Sono molti i momenti di condivisione che sono stati inseriti nei diversi giorni della settimana, per rendere questo tempo il più possibile ben speso. Zumba all’aria aperta, cinema, centro benessere, attività di fai da te, sono alcune delle proposte messe in atto, con riscontri più o meno positivi a seconda delle preferenze di ognuno.
Cellulari e social diventano allora noiosi di fronte allo stare insieme, allo scambio di qualche battuta o al partecipare a giochi di gruppo. Proprio questo deve essere l’insegnamento positivo da trarre da questi momenti: il valore delle relazioni e del tempo trascorso in compagnia, così che quando tutto tornerà alla normalità ci renderemo conto e sapremo apprezzare tutto quello che prima di questo lock down davamo per scontato.
Ilaria Giaretta