Mercoledì 22 aprile 2020, in via Riva 20 a Breganze, noi operatori volontari di servizio civile in Villa Savardo abbiamo presentato la comunità e i servizi qui presenti ai volontari dei progetti delle sedi a noi associate.É stata una grande opportunità in quanto ci ha permesso di lavorare insieme e successivamente condividere con i nostri compagni le caratteriste e le potenzialità della struttura nella quale operiamo.
Per incentivare a l’ascolto abbiamo deciso di realizzare un power point molto semplice e conciso e di arricchirlo con due piccoli video in cui abbiamo presentato gli ambienti principali in cui si svolge la vita della comunità armonia, Iris e degli appartamenti sgancio.
Inoltre, al termine di ciò, abbiamo portato i nostri compagni a vedere il centro diurno e, solo esternamente, la sede del progetto “lembo del mantello”, esplicando loro le peculiarità di questi servizi.
Abbiamo deciso di adottare questa modalità in quanto, per l’emergenza covid19, per questioni di privacy era impossibile accedere alla comunità per adolescenti e donne o mamme con bambino, essendo tutti presenti in struttura.
Per concludere abbiamo preparato un cruciverba contenente le parole chiave che hanno contraddistinto la nostra presentazione.
É stata una modalità differente di espressione e di scambio reciproco che ha concluso in maniera alternativa la giornata.
Prima di lasciarvi voglio ricordare la mission della comunità di Villa Savardo ossia operare in un’ottica di promozione e sostegno alla famiglia in difficoltà, in particolare a favore di donne con figli a carico e minori. Promuove il diritto fondamentale della dignità di ogni donna e quello del minore a crescere e ad essere educato in un ambiente familiare.
Inoltre, vi rimando anche a quelle che sono le finalità educative del servizio perché segno inconfutabile del prendersi cura della persona e del credere nella possibilità di riscatto e di crescita di essa.
Sono fortunata perché ho l’opportunità di svolgere il mio servizio civile in una comunità che condivide questi valori e perché ho l’occasione di condividere questa esperienza con i mie compagni d’avventura.
Maria Simeoni