La comunità di villa savardo è una grande famiglia formata da una moltitudine di colori, ognuno differente, ognuno unico, ognuno speciale. Le donne (e talvolta i bambini) che arrivano in un particolare momento della loro vita nella comunità Iris, vengono accolte, ascoltate e amate come forse non lo sono mai state.
All’interno della comunità inizia o continua un percorso verso il loro riscatto, verso il raggiungimento di un’autonomia, verso la ricostruzione dei tasselli della loro vita che sono caduti in passato o verso la costruzione di una vita del tutto nuova e sempre sperata.
A queste donne viene data la possibilità, da loro tanto cercata e sognata, di costruire o ricostruire le fondamenta portanti della loro casa, della loro famiglia.
Ciò che è importante sottolineare è che alla donna viene sì tesa una mano per ripartire, ma è da lei che parte la volontà di riscatto, è lei che si dovrà mettere in moto per trovare le strategie per raggiungere i propri obiettivi, è lei che dovrà uscire definitivamente da un passato cupo e tenebroso, sempre con il supporto di figure professionali (e non) di riferimento che la supporteranno durante tutto il suo percorso comunitario.
Sono diversi mesi che opero all’interno della comunità iris qui a villa savardo.
Ho conosciuto donne completamente differenti tra di loro.
Ho conosciuto donne con colori dell’anima unici.
Ho conosciuto donne con una personalità tra le più stravaganti.
Ho conosciuto donne con storie di vita che si somigliavano.
Ho conosciute donne testarde.
Ho conosciuto donne forti.
E sarò sincera, ho conosciuto anche donne fragili che molte volte sentivano di non potercela fare, che si demoralizzavano spesso, che a volte si abbattevano al pensiero di dover affrontare le difficoltà della loro imminente o futura nuova vita indipendente fuori dalla comunità da sole.
Ma sempre e comunque DONNE.
“Ogni emozione mi attraversa il respiro
E piango di gioia oppure senza motivo
Ci sono giorni in cui vorrei sparire
E altri che la felicità non ha una fine
Ogni emozione mi attraversa il respiro
E rido di gioia oppure senza motivo
Convinta che alla fine tutto torna
Con il peso e la bellezza di imparare
Ad essere una donna
E camminare sui vetri rotti
Di mille scelte sbagliate da bruciare gli occhi
E nonostante i colpi
Non dare peso alle ragioni, ai torti
E ancora mi commuovo
Ogni volta che aspetto la primavera
Quando incrocio lo sguardo di una persona vera”
(Fiorella Mannoia, “Imparare ad essere una donna”)
Maria Simeoni