“L’anima mia magnifica il signore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva”.
Mi chiamo Fátima Amélia Gonzaga, sono mozambicana. Sono nata il 1 novembre del 1985 a Beira, una città del Mozambico sull’Oceano Indiano. Sono la prima e unica femmina di tre fratelli. Da bambina sono stata educata alla fede cristiana e ho ricevuto il battesimo a 18 anni. Nella mia adolescenza ho frequentato diversi gruppi in parrocchia, dalla catechesi al gruppo liturgico, dal gruppo dell’infanzia missionaria ai chierichetti, sempre cercando di approfondire la mia fede e quello che poteva dare senso alla mia vita.
Il 19 aprile del 2003 sono stata battezzata, il 23 maggio del 2004 ho ricevuto la cresima, sempre nella mia parrocchia di São Josè di Munhava.
Nel 2008 ho cominciato a frequentare l’Università Cattolica del Mozambico nella sede di Beira, studiando scienze infermieristiche. Proprio qui ho incrociato la vita di alcune donne che appartenevano alla congregazione delle Suore Orsoline SCM. Nella loro testimonianza ho sentito qualcuno che mi diceva: «Fatima, prova anche tu!». Ho avuto il coraggio di provare senza guardare al colore della pelle e nemmeno alla certezza della mia decisione.
Dal 2009 le suore mi hanno accolto nella comunità di Beira, ho fatto il percorso di approfondimento vocazionale abitando in comunità mentre frequentavo l’università.
Quindi il 2 marzo 2011 ho cominciato il postulato e l’anno dopo, il 6 agosto 2012, sono entrata in noviziato. La decisione si faceva sempre più chiara, e il 3 agosto 2014 ho professato i primi voti, cominciando lo juniorato e lavorando come infermiera nel Centro di salute di Mafambisse, appartenendo alla comunità orsolina di Dondo, sempre in Mozambico.
Il 22 ottobre del 2018 sono andata in Italia per la preparazione ai voti perpetui, vivendo nella comunità socio-educativa di Villa Savardo, a Breganze, dove ho conosciuto e imparato a convivere con tante donne e bambini di culture diverse.
Nel luglio 2021 sono rientrata in Mozambico e il prossimo 15 agosto pronuncerò queste parole, per sempre:
“Eis-me aqui, eis- me aqui, Senhor eu venho.
Eis-me aqui, eis- me aqui. Faça-se em mim a tua vontade”.
Con questo Sí definitivo che dirò nella professione perpetua si apre una nuova pagina della mia storia, in cui dico che non sono più mia, ma appartengo totalmente e per sempre a Dio e perciò sono tutta per i fratelli e le sorelle che amo e servo nel suo Nome. Al punto tale di: “avere un cuore bastante grande per abbracciare il mondo intero, e vivere felice nelle sue mani” come diceva la nostra fondatrice, madre Giovanna Meneghini.
In questo momento mi sento di elevare il mio grazie al Signore per la sua grande misericordia perché mi ha e mi sta conducendo per vie che non avrei mai immaginato. E chiedo a tutti voi che leggete di pregare per me!
Ir. Fátima Amélia Gonzaga